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L’OCCHIO dell’uragano LARRY è enorme: il diametro misura come da Roma a Pescara

Continuiamo a seguire l’evoluzione dell’intenso uragano Larry sull’Atlantico settentrionale: l’uragano, ora di categoria 3, tra mercoledì e giovedì sfiorerà le isole Bermuda, portando piogge, venti intensi e mareggiate.

L’occhio dell’uragano Larry è uno dei più grandi mai osservati: secondo le misurazioni satellitari il diametro dell’occhio di Larry misura oltre 145 km, quasi come la distanza che separa Roma e Pescara.

uragano Larry
L’uragano Larry dal satellite GOES East della NOAA

L’occhio di un ciclone è la zona più tranquilla: all’interno dell’occhio dell’uragano c’è calma di vento e sole, ma non appena si raggiunge il muro di nubi che circonda il cuore del ciclone si incontrano venti a 200 km/h e piogge torrenziali. Di solito l’occhio centrale degli uragani ha un diametro compreso tra i 30 e i 65 km. Quello di Larry è quindi nettamente superiore, ma i record assoluti sono lontani: i tifoni Winnie (1997) e Carmen (1960) avevano un occhio di oltre 300 km di diametro.

Ma sono gli uragani con un occhio piccolo ad essere i più intensi. Il principio, a grandi linee, è lo stesso che permette ai ballerini di piroettare più velocemente tenendo le braccia vicino al corpo. L’occhi più piccolo mai osservato è quello dell’uragano Wilma del 2005, con soli 3,7 chilometri di diametro, il più intenso uragano mai registrato nel bacino atlantico.

L'uragano Larry dal satellite GOES East della NOAA
L’uragano Larry dal satellite GOES East della NOAA

Larry è un uragano di categoria 3 molto grande, ma nelle prossime ore dovrebbe perdere parte della sa intensità, e transitare vicino alle Bermuda come uragano di categoria 2. I venti superano i 200 km/h, con raffiche anche superiori. I venti da uragano (oltre i 120 km/h) raggiungono zone fino a 110 km dall’occhio di Larry, mentre venti di tempesta (65-120 km/h) raggiungono zone lontane fino a 300 km. Per questo motivo non si escludono fenomeni localmente intensi alle Barbados, e mareggiate “potenzialmente molto pericolose” lungo la costa orientale degli Stati Uniti. Lo ribadisce il National Hurricane Center della NOAA nell’ultimo aggiornamento sullo stato di Larry.

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