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VORTICE CICLONICO sul weekend dell’equinozio: rischio NUBIFRAGI e venti a 100 km orari

La tendenza meteo per i prossimi giorni è ancora piuttosto incerta (a partire da sabato si stima un indice di affidabilità intorno al 60), ma il weekend dell’equinozio di primavera sembra essere destinato a trascorrere con condizioni meteo dal sapore invernale.

Dopo un peggioramento visibile già da domani, venerdì 19 marzo una nuova perturbazione investirà l’Italia (la nona dall’inizio del mese). In mattinata piogge e isolati rovesci si svilupperanno lungo le coste del medio Tirreno e in Sardegna; deboli precipitazioni anche su Piemonte occidentale, dove la neve potrà raggiungere quote collinari spingendosi localmente anche verso le pianure. Nel pomeriggio piogge e rovesci più diffusi su Lazio, Molise e Campania con neve oltre 600-1000 metri in Appennino; isolate precipitazioni anche su Foggiano, isole, Emilia Romagna, Piemonte occidentale, Prealpi venete e lombarde. Quota neve intorno ai 400-500 metri al Nord.
La sera precipitazioni diffuse su Sardegna settentrionale, regioni meridionali, Abruzzo e Sicilia. Nevicate fino a 700 metri circa sull’Appennino centro meridionale.
Il freddo si farà più intenso al Centro-Nord, soprattutto al Nord-Ovest, ma in generale osserveremo valori sotto la media ovunque. Sarà una giornata ventosa quasi ovunque, per venti in rotazione ciclonica attorno al minimo barico posizionato fra Corsica e alto Tirreno.

La perturbazione 9 di marzo influenzerà le condizioni meteo sull’Italia anche nel giorno dell’equinozio di primavera, quando proseguirà anche l’afflusso di aria fredda di origine artica. Precipitazioni residue interesseranno le regioni peninsulari del Centro-Sud e la Sardegna, specie nella prima parte del giorno, con neve in arrivo sull’Appennino centrale oltre 800-1000 metri, a quote più elevate su quello meridionale, dove si farà sentire la risalita di aria più mite richiamata dalla circolazione ciclonica. Qualche fiocco di neve fino a quote basse (500 metri circa) non si esclude anche all’estremo Nord-Ovest.

A partire dalla notte di domenica osserveremo la tendenza a un marcato peggioramento su Calabria e Sicilia, a causa di una nuova perturbazione (la numero 10 di marzo), in risalita dal Nord Africa. Il sistema perturbato sarà collegato a un vortice ciclonico in approfondimento tra la Tunisia e i canali delle nostre Isole maggiori.
Nella giornata di domenica il maltempo si estenderà a tutte le regioni meridionali, con precipitazioni localmente intense e rischio di forti temporali o nubifragi sulla Sicilia. Neve abbondante raggiungerà l’Appennino campano-lucano oltre 1.200-1.300 metri.
Al Sud il tempo potrebbe restare instabile e localmente perturbato anche all’inizio della prossima settimana, quando il profondo vortice ciclonico dovrebbe spostarsi lentamente verso il basso Tirreno.

Nel fine settimana sarà necessario fare attenzione anche al vento: in particolare nella giornata di domenica la profonda depressione mediterranea innescherà un’intensa corrente nord-orientale sull’Italia, con venti fino a tempestosi sulle regioni centrali, sul mar Tirreno e sulla Sardegna; forti venti di Bora spazzeranno l’alto Adriatico, di Tramontana in Liguria, di Scirocco tra il mar Ionio e la Calabria. Osserveremo raffiche estremamente violente, oltre i 100 km orari.

Il freddo invernale non mollerà la presa sul Centro-Nord: qui le temperature torneranno ad aumentare solo nella prossima settimana, ma la tendenza meteo conferma che il weekend dell’equinozio di primavera sarà segnato ancora da temperature inferiori alla norma, con il rischio di deboli gelate all’alba nelle regioni settentrionali. Un rialzo termico è invece previsto al Sud e in Sicilia, specie domenica, per l’afflusso di venti più miti.

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