SMOG, qualità dell’aria pessima: scatta l’ALLERTA in Emilia Romagna. I dati
Anche ieri la concentrazione di PM10 ha superato la soglia limite per la salute umana in molte stazioni di Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Indagati i vertici di Regione Piemonte e Comune di Torino per "inquinamento ambientale"
Lo smog, con l’alta pressione e la generale stabilità atmosferica, aumenta sempre di più, in particolare in Val Padana. Anche ieri la concentrazione di PM10 ha superato la soglia limite per la salute umana (pari a 50 µg/m³) in molte stazioni di Lombardia, Piemonte e Veneto. Per quanto riguarda l’Emilia Romagna, i dati attualmente disponibili segnalano una qualità dell’aria pessima in particolare nei settori della Pianura ovest. In tutta la Regione scatta oggi l’allerta smog, con le limitazioni alla circolazione per i veicoli più inquinanti (fino a diesel euro 4) e altre misure emergenziali che rimarranno in vigore fino a lunedì 22 febbraio, avverte Arpa Emilia Romagna.
Lo smog in Lombardia rimane allarmante, anche se la concentrazione di PM10 è leggermente meno elevata rispetto ai dati del giorno precedente, in particolare a Milano. Mentre i dati Arpa di ieri segnalavano una concentrazione di PM10 spaventosa nella centralissima stazione di Via Verziere, vale a dire 135 µg/m³, i dati odierni segnalano 64 µg/m³. Il PM10 rimane particolarmente elevato nella zona di Brescia, dove nella stazione di Rezzato si registrano 93 µg/m³. Non va meglio a Mantova (81 µg/m³), Cremona (78 µg/m³), Pavia e Lecco (75 µg/m³), Lodi (73 µg/m³).
Lo smog è elevato anche in Veneto, con concentrazioni di PM10 particolarmente preoccupanti nella zona di Verona: nella stazione di Borgo Milano ieri si sono registrati 85 µg/m³ e 90 µg/m³ in Località Giarol Grande. Aria pessima anche a Vicenza, con gli 84 µg/m³ della stazione di Quartiere Italia.
In Emilia Romagna la concentrazione di PM10 peggiore si ha nella Pianura Ovest, vale a dire Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena. Spiccano gli 88 µg/m³ di Modena-Giardini, gli 82 µg/m³ di Reggio Emilia/Timavo e i 78 µg/m³ di Mirandola/Gavello.
Smog in Piemonte, indagati i vertici di Comune Torino e Regione
Un discorso a parte merita il Piemonte, dove i dati relativi alla concentrazione di PM10 sono particolarmente elevati nelle stazioni di Torino-Rebaudengo (84 µg/m³), Torino-Rubino (76 µg/m³), Baldissero Torinese (79 µg/m³). Soglia limite di PM10 quasi raddoppiata in provincia di Alessandria: 97 µg/m³ nella centralina di Casale Monferrato-Castello.
La notizia, però, è che l’elevata concentrazione di smog, che da anni ormai attanaglia il Piemonte, è diventata un caso giudiziario. L’inchiesta per “inquinamento ambientale“, partita nel 2017 dopo l’esposto di un esperto di valutazioni in impatto ambientale, ha portato la Procura a notificare ieri 9 avvisi di garanzia ai vertici di Regione e Comune: tra gli indagati risultano l’attuale sindaco di Torino, Chiara Appendino e il suo predecessore Piero Fassino nonché l’attuale governatore della Regione, Alberto Cirio e il suo predecessore Sergio Chiamparino. Gli indagati sono accusati di non aver adottato misure adeguate per contrastare l’inquinamento dell’aria, che ha portato Torino per diversi anni a conquistare il titolo di maglia nera d’Italia.
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