Incendi nell’Aquilano: dai satelliti la mappatura del danno alla vegetazione
I roghi hanno bruciato per giorni la provincia de L’Aquila, in particolare il 30 Luglio è divampato un primo incendio nell’area Aquilana di Arischia e del Comune di Pizzoli e il giorno successivo un secondo incendio ha riguardato il Monte Pettino. I roghi dell’Aquilano, molto difficili da spegnere, hanno bruciato l’area per almeno sei giorni, nella giornata di mercoledì 5 luglio si sono visti i primi miglioramenti grazie all’incessante lavoro dei Vigili del Fuoco e ad episodio di pioggia del pomeriggio precedente.
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Sin dal primo giorno, il Dipartimento di Protezione Civile ha attivato il servizio di mappatura satellitare Copernicus Emergency Management Service per mappare rapidamente gli incendi Aquilani.
La mappatura è effettuata grazie all’uso di immagini satellitari ottiche ad alta risoluzione e permetterà, ad evento concluso, una valutazione del livello di danno alla vegetazione.
La fase acuta è passata. Il punto del 7^ giorno.
Intanto stamattina il primo tavolo con l’assessore Vittorio Fabrizi per affrontare le questioni legate all’assetto idrogeologico con i nostri tecnici, l’Università, Gran Sasso Acqua e #Protezionecivile. ++ pic.twitter.com/78sQYSh4BP
— Pierluigi Biondi 🇮🇹 (@PierluigiBiondi) August 5, 2020
Una prima stima dei danni provocati dagli incendi che stanno devastando non solo l’Abruzzo ma anche altre zone del sud Italia, in particolar modo Sicilia e Sardegna, arriva da Coldiretti: “Per ricostituire i boschi ridotti in cenere dal fuoco ci vorranno fino a 15 anni con danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo.”
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